In un mondo in cui tutti si sforzano di essere ascoltati, la capacità di ascoltare veramente è diventata un’abilità rara e preziosa. L’ascolto attivo non consiste nel rimanere in silenzio e aspettare il proprio turno per parlare, ma nell’essere pienamente presenti, concentrati sulla comprensione dell’altra persona. Questa abilità crea fiducia, previene i conflitti e approfondisce qualsiasi relazione.
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Il primo principio è la massima attenzione. Metti giù il telefono, smetti di scrivere e girati verso l’altra persona. I segnali non verbali (contatto visivo, annuire, postura aperta) comunicano: “Sei importante per me”. Anche nelle riunioni online, guarda la telecamera e non lasciarti distrarre dalle notifiche.
Il secondo è riflettere il contenuto e le emozioni. Ripeti l’essenza di ciò che è stato detto con parole tue: “Cosa intendi dire con…?” e rifletti il sentimento: “Sembra che ti abbia ferito molto”. Questo dà all’altra persona un senso di comprensione e ti permette di chiarire se ti è sfuggito qualcosa.
Terzo, evita di dare consigli non richiesti. Spesso le persone condividono non per risolvere un problema, ma per essere ascoltate. Chiedete: “Vuoi solo che ti ascolti o hai bisogno di un consiglio?”. Questo rispetta i limiti dell’altra persona.
Quarto, ponete domande aperte. Invece di “Sei arrabbiato?” (sì/no), chiedete: “Cosa hai provato in quel momento?”. Questo incoraggia un dialogo profondo, non una risposta formale.