Il cardio migliora anche la sensibilità all’insulina, che aiuta a utilizzare i carboidrati in modo più efficiente per ripristinare il glicogeno anziché immagazzinare grasso. Questo è particolarmente utile durante i periodi di alimentazione ipercalorica.
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Molti atleti usano il cardio come recupero attivo: una camminata leggera in un giorno di “riposo” migliora il flusso sanguigno e allevia la rigidità. Questo è meglio del riposo completo, soprattutto dopo allenamenti intensi per le gambe.
È anche importante considerare le caratteristiche individuali. Gli ectomorfi con un metabolismo veloce possono fare meno cardio per evitare di bruciare le calorie necessarie per la crescita. Gli endomorfi dovrebbero impegnarsi di più per controllare la massa grassa.
Non dimenticate il cardio non tradizionale: nuoto, canottaggio e sport attivi (basket, tennis). Questi sviluppano resistenza e coordinazione e sono divertenti, il che aumenta la costanza.
In conclusione, cardio e allenamento della forza non sono nemici, ma alleati. Se usati con saggezza, creano sinergia: la forza rende il corpo potente e il cardio lo rende resiliente, sano e funzionale. L’equilibrio è la chiave per il successo a lungo termine nel fitness.