Sesto, sii flessibile. Contare rigidamente ogni giorno è stressante. Molti usano con successo un “approccio flessibile”: cinque giorni a settimana per il controllo, due per una moderata libertà. Oppure “oscillazioni caloriche”: più alte nei giorni di allenamento, più basse nei giorni di riposo.
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Settimo, ascolta il tuo corpo. Se hai costantemente fame, sei irritabile e perdi forza, il tuo deficit potrebbe essere troppo profondo. Se non stai facendo progressi nell’aumento di peso, il tuo surplus è insufficiente. Le calorie sono una linea guida, non un dogma.
Ottavo, rivaluta i tuoi valori ogni 4-6 settimane. Con il variare del peso, cambia anche il livello di mantenimento. Ciò che funzionava a 80 kg non funzionerà a 75 kg.
Nono, concentrati sulla qualità, non solo sulla quantità. Gli alimenti integrali (verdure, carne, cereali, frutta) regolano automaticamente l’appetito e riducono il rischio di mangiare troppo rispetto agli alimenti ultra-processati. In conclusione, il conteggio delle calorie è uno strumento, non uno stile di vita. Ti aiuta a capire come funziona il tuo corpo e ti dà il controllo sui tuoi risultati. Ma il vero successo arriva quando passi dal conteggio alla cieca a un’alimentazione intuitiva e consapevole, basata sulla conoscenza, non sulla paura.