Quinto, idratazione. La sete spesso si maschera da fame. Bevi acqua regolarmente: 30-35 ml per kg di peso corporeo. A volte, un bicchiere d’acqua prima dei pasti riduce l’assunzione di cibo.
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Sesto, struttura dei pasti. Mangiare 3-4 pasti a 3-4 ore di distanza stabilizza i livelli di zucchero nel sangue e previene la “fame vorace”. Evita di saltare i pasti, poiché questo porta a mangiare troppo la sera.
Settimo, spuntini intelligenti. Se la fame ti assale, scegli opzioni proteiche e ricche di fibre: yogurt greco con frutti di bosco, un uovo con cetriolo, un frullato proteico con semi di lino. Evita le calorie vuote: biscotti, succhi di frutta e patatine.
L’ottavo è cucinare a casa. Questo ti dà il controllo su ingredienti e porzioni. Prepara i pasti in anticipo per evitare di ricorrere al fast food quando sei stanco.
Il nono è l’atteggiamento mentale. Non chiamare il cibo “dieta”: questo crea un senso di privazione. Di’: “Scelgo cibi che supportano i miei obiettivi”. Questo sposta il cervello dalla restrizione alla consapevolezza.
Il decimo è concederti flessibilità. L’80-90% della tua dieta dovrebbe essere costituito da cibi integrali e il 10-20% dai tuoi cibi preferiti. Questo riduce i sentimenti di inibizione e aumenta l’aderenza.
In conclusione, tagliare non deve essere una tortura. Con il giusto approccio, diventa un’opportunità per riconsiderare il tuo rapporto con il cibo, imparare ad ascoltare il tuo corpo e acquisire il controllo sulle tue abitudini, per sempre.